quarta-feira, 17 de junho de 2020

Na SOLENIDADE DO CORPO DE DEUS - Uma Homilia notável


Omelia di S.E.R. Mons. Mario Russsotto 
 nella Solennità del Corpus Domini 
Cattedrale di Santa Maria Nova 
Caltanisetta 
A.D.2020



Figlioli carissimi, mai come quest’anno abbiamo sperimentato quello che nella preghiera di Colletta abbiamo chiesto al Signore: il desiderio di Te! 
Per mesi, per lunghe settimane non ci si è potuti nutrire dell’Eucaristia : abbiamo cercato, trovato altre forme per vivere questa relazione profonda con il Signore e dunque nella preghiera quotidiana, comunitaria, personale abbiamo trovato la forza per fronteggiare i disagi che ci sono venuti da questa pandemia, abbiamo cercato di scardinare lo stesso le nostre solitarietà e sentirci come popolo di Dio stretti dalla solidarietà che porta il nome di carità: c’è l’essenza di Dio che è amore, però c’è mancata l’Eucaristia e anche se ogni giorno abbiamo recitato la preghiera per la comunione spirituale il Corpo di Cristo e il Suo Sangue nel Pane Eucaristico c’è venuto meno. 
Ed è cresciuto questo desiderio e ancora, purtroppo, bisogna recarsi in chiesa rispettando, giustamente, in questo caso, le norme di sicurezza a tutela della salute di tutti e quindi è difficile costituire le nostre assemblee comunitarie, domenicali come abbiamo educato il nostro popolo.  
MA È INGIUSTO NON FARE LA PROCESSIONE DEL SANTISSIMO SACRAMENTO! 


Una chiesa che si riduce solo ad azienda sociale , che si riduce solo ad una organizzazione pastorale o a una sorta di esercizio di solidarietà , è una chiesa che non cita nella storia : il mondo, permettetemi di dire le forze politiche, i gruppi di potere i gruppi criminali che agiscono in modo particolare nel nostro territorio, ma non solo, in tutta Italia in modo subdolo e nascosto, tutti costoro hanno paura della Chiesa e cercano di chiuderla dentro il tempio negando a volte anche questa possibilità: c’è paura ancora per la Chiesa in un mondo che vive come se Dio non esistesse ma che si ha paura della travolgente, nucleare forza del Vangelo! 

Ma una chiesa che ha paura di essere se stessa e non ha il coraggio di incarnare il Vangelo anche andando contro corrente anche calpestando gli interessi dei potenti è una chiesa che ha finito di essere! 

E’ una chiesa senza fede che alla prima tempesta come i discepoli nella barca attraversando il lago di Genesaret si sentono dire : uomini di poca fede: perché avete paura? 

Il Vangelo è affascinante; il cristianesimo non ha paragoni nel mondo: non li ha mai avuti con le altre fedi religiose perché eleva l’essere umano in quanto Dio stesso si è abbassato facendosi uomo e lo eleva nella sua dignità di essere umano, nei suoi principi di verità , di libertà, di giustizia: per questo il Vangelo da fastidio, per questo abbiamo bisogno dell’Eucaristia per essere come Lui per lasciarci trasfigurare in Gesù perché il Vangelo è Lui! 
E’ Lui la forza travolgente della storia : solo il Vangelo può cambiare la storia, l’Eucaristia ci cristifica lasciandoci pienamente umani; uomini e donne con i loro limiti e le loro debolezze ma fatti UNO dall’unico Pane che ci nutre, ci sostiene, ci trasfigura. 

Oggi dobbiamo lodare il Signore perché si è “inventato” questo modo di essere fra noi perché ha voluto essere in noi , perché ha voluto farsi UNO con noi. 

Ma questa Eucaristia di cui noi ci nutriamo e che porteremo, seppur brevemente per le strade della nostra Città, questa Eucaristia ci inchioda alla nostra responsabilità e alla nostra autenticità cristiana. 

Non possiamo accostarci all’Eucaristia e continuare a vivere come eravamo prima , come eravamo un’ora fa, come eravamo ieri: qualcosa in noi deve cambiare, una nuova luce deve accendersi, un nuovo abbraccio deve schiudersi dalla nostra anima perché nutrita dell’Eucaristia diventa il cielo di Dio, il cielo di Dio in terra. 


Per cui lo stesso coraggio di essere cristiani ci inchioda alla responsabilità di incarnare il Vangelo quotidianamente nella cripta del nostro cuore, nella cripta della nostra mente, dentro le nostre case ma anche per le nostre strade, nel mondo del lavoro. 
Celebriamo questa solennità del Corpus Domini

Ma è il Corpo del Signore che noi adoriamo, contempliamo nell’Eucaristia e di cui ci nutriamo: è presente nel corpo dell’uomo , della donna piagato dalla sofferenza per la mancanza di lavoro, per la schiavitù nella quale è costretto : è presente nei nostri fratelli immigrati schiavizzati dai potentati criminali; è presente nell’ammalato che non trova una luce di guarigione nel suo orizzonte . 

E’ presente nei bambini mai nati perchè troppo ingombranti: questo è il Corpo di Cristo! Allora quest’oggi, questa sera noi vogliamo fare comunione con Gesù nel Pane Eucaristico ma vogliamo fare comunione con ogni “Cristo” che soffre perché il povero è il sacramento di Cristo. 

Ci conceda il Signore di vivere la gioia del Vangelo, nel martirio della coerenza quotidiana. 

Ci conceda il Signore la grazia di avere sempre quella luce dell’anima che ci guida, ci guida sui sentieri del Vangelo con i piede radicati nella storia. 
Che possiamo nascere da stasera come Eucaristia del mondo. 
Così sia. 

*** 

Desiderimo esprimere le nostre congratulazioni al Maestro Organista della Cattedrale di Caltanisetta e ai Cantori per la scelta e per l'esecuzione impeccabile delle musiche eseguite durante il Pontificale del Corpus Domini  fra le quali il Lauda Sion  di Federico Caudana e il meraviglioso Tantum Ergo processionale di Lorenzo Perosi prima della Benedizione Eucaristica.
Un particolare ringraziamento è doverosamente rivolto ai seminaristi che hanno svolto il servizio liturgico ottimamente guidati dal bravissimo Canonico Maestro delle Cerimonie.
Il Clero della diocesi nissena è più giovane della media, assai  preparato liturgicamente e teologicamente: un segno di speranza per  il futuro!

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

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